Giovedì, 20 Gennaio 2022 18:03

“Nàrami”, il documentario che racconta il Festival Pedras et Sonus

Scritto da reenz

 Ales, Curcuris, Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pau, Pompu, Simala, Siris

Esce giovedì 20 gennaio alle 11 “Nàrami” il documentario che racconta l’edizione 2021 del Pedras et Sonus – Jazz Festival. Il lavoro, ideato dalla direttrice artistica Zoe Pia, con la regia di Alberto Gambato, sarà pubblicato su profili e pagine ufficiali YouTube, Facebook e Instagram del festival. Verrà pubblicato ufficialmente giovedì 20 gennaio alle 11 su profili e pagine ufficiali YouTube, Facebook e Instagram del Pedras et Sonus – Jazz Festival “Nàrami” secondo documentario dedicato all’edizione 2021 della manifestazione itinerante che in provincia di Oristano fonde musica e artigianato con il sostegno dell’Unione dei Comuni Parte Montis, della Fondazione di Sardegna e di Corsica-Sardinia Ferries. Il festival, ideato dalla musicista mogorese Zoe Pia (la più giovane direttrice artistica isolana) ha proposto nella scorsa estate i suoi eventi tra i comuni di Ales, Curcuris, Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pau, Pompu, Simala, Siris coinvolgendo importanti artisti attivi nella scena nazionale e internazionale, come Joyce Elaine Yuille & the Hammond Groove, il quartetto di Mauro Sigura, il gruppo Spaghetti Swing e il loro Show Cooking, Cettina Donato e Zoe Pia, Dario Cecchini con Roberto De Nittis e Nanni Gaias per una co-produzione con il Festival Time in Jazz e il Conservatorio “F.Venezze” di Rovigo, Maria Grazia Campus in collaborazione con il Museo dell’Ossidiana, Ada Montellanico e Andrea Molinari, Antonio Floris ed Elisa Zedda, Adele Madau e l’ensemble di Launeddas del Maestro Franco Melis. Nàrami (“dimmi” in lingua sarda), nasce da un’idea di Zoe Pia, e ha raccolto la voce del pubblico e di alcuni artisti che hanno raccontato suggestioni ed emozioni, figlie del rapporto con l’esperienza artistica nel territorio in un anno complesso, gravato dall’emergenza sanitaria e desideroso di una immersione sociale e sonora.

Le riprese video, il montaggio e la regia sono state curate da Alberto Gambato, con i sottotitoli a cura di Eleonora Pilloni e Luisa Travaglini. “Il Pedras et Sonus Jazz Festival è come un figlio: mette in dialogo le persone attraverso l’arte dei suoni e delle pietre – racconta Zoe Pia - permettendo di tracciare percorsi sonori inesplorati e disegnando mappe territoriali che creano armonia e rigenerano lo spirito.

Con Nàrami siamo felici di condividere un’esperienza multisensoriale importante, dove ci si è destreggiati per rispettare le regole determinate dall’emergenza sanitaria, e dove abbiamo ricevuto la solidarietà del pubblico, partecipativo, emozionato e grato. Elementi, questi, che ci hanno fornito la linfa vitale necessaria per portare a termine il secondo capitolo di questo progetto, iniziato nel 2020 con Identidade Ninnia.” In anteprima assoluta, sono stati trasmessi alcuni estratti del documentario Nàrami lo scorso 15 gennaio durante la trasmissione streaming "Distanti ma uniti, Casa Sardegna online" nella puntata dedicata al paese di Mogoro, organizzata dal circolo sardo di Roma "A crase" in collegamento con i circoli sardi nel mondo. Zoe Pia debutterà il prossimo 29 gennaio in un concerto per la prima volta "in solo" nell’ambito della rassegna "Grido" a Giulianova, in provincia di Teramo. Suonerà le launeddas e il clarinetto attraverso l'utilizzo di timbriche inesplorate e personali, con l'aggiunta di campane e campanacci sardi, nonchè pezzi di artigianato artistico che diventeranno elementi sonori performanti. Il Pedras et Sonus Jazz Festival nelle precedenti edizioni ha ospitato artisti del calibro di Antonello Salis, Mauro Ottolini, Karima, Baba Sissoko, Francesca Corrias, Njamy Sitson, Francesco Piu, Bebo Ferra, Gavino Murgia, Roberto De Nittis, Nilza Costa e Ada Montellanico, tra i tanti, confermando la sua presenza tra gli eventi di rilievo nell’estate isolana. Marchio di fabbrica del festival è l’originale formula in cui musica ed eccellenze dell’artigianato locale dialogano alla ricerca di paesaggi sonori e originali commistioni artistiche tra poli museali, chiese, centri storici, e suggestivi scorci naturalistici.

Il festival Pedras et Sonus nasce nel 2018 da un’idea della musicista e compositrice mogorese Zoe Pia, tra le più giovani direttrici artistiche in Italia (nasce, infatti, nel 1986), ed è sostenuto fin dal primo momento dall’Unione dei Comuni Parte Montis. Nella sua prima edizione ospita Antonello Salis, Karima, Baba Sissoko, Bebo Ferra, Zoe Pia, Claudia Aru, Mumucs, AFloh e Federica Muscas, mentre nella seconda edizione (nel 2019, in collaborazione con il festival Time in Jazz) annovera tra i suoi ospiti Mauro Ottolini & Sousaphonix, Nilza Costa, Gavino Murgia, Roberto De Nittis, Ada Montellanico, Vincenzo Vasi, Valeria Sturba, Freak Motel e Simone Grussu. La manifestazione rivolge una particolare attenzione al coinvolgimento attivo delle nuove generazioni di bambini e ragazzi e delle nonne, attraverso laboratori specifici (sensibilizzazione all’arte del riciclo, all’utilizzo della lingua sarda, allo sviluppo di valori di rispetto reciproco), oltre che alla valorizzazione dell’arte in ogni sua molteplice accezione, in costante dialogo con le varie e innumerevoli realtà locali. Il Pedras et Sonus è organizzato dall’omonima associazione, con il sostegno dell’Unione dei Comuni Parte Montis, della Fondazione di Sardegna, di Corsica e Sardinia Ferries, dei Comuni di Ales, Curcuris, Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pau, Pompu, Siris e Simala, in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari – Corso in Produzione Multimediale, del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, Conservatorio “G. P. da Palestrina” di Cagliari, SIAE, Bar “La Fortezza”, Nuraghe Cuccurada, Grafik Art, Cantina “La Giara” di Usellus, Penty Pianoforti, Festival Internazionale Time in Jazz, Il Jazz va a Scuola, Alessandra Curreli – artigiana e designer, Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna, Associazione Musicale Mogorese, F.A.S.I., I-Jazz, Caligola Record, Tiscali e Unica Radio.