Mercoledì, 07 Ottobre 2020 17:20

Addio a Eddie Van Halen. Re indiscusso e assoluto del tapping.

Scritto da Angela Curatolo
Van Halen mentre esegue il tapping Van Halen mentre esegue il tapping

 Il leggendario chitarrista 65enne, fondatore dei 'Van Halen', è morto oggi a causa di un cancro alla gola per il quale era in cura da tempo.

A darne notizia attraverso un post su Twitter è il figlio, Wolfgang Van Halen: "Non posso credere di doverlo scrivere, ma mio padre, Edward Lodewijk Van Halen, ha perso la sua lunga e ardua battaglia con il cancro questa mattina. E' stato il miglior padre che potessi desiderare. Ogni momento che ho passato con lui sul palco e fuori è stato un dono. Il mio cuore è a pezzi e non credo mi riprenderò mai del tutto da questa perdita. Ti voglio tanto bene, Papà".

Van Halen si è spento al St. John's Hospital di Santa Monica. Al suo fianco la moglie Janie, il figlio Wolfgang, e Alex, suo fratello e batterista della band che portava il loro nome. Le condizioni del chitarrista si erano aggravate nelle ultime 72 ore e il tumore alla gola aveva colpito anche il cervello e altri organi.

Edward Lodewijk van Halen, Eddie, nasce a Amsterdam, 26 gennaio 1955, olandese naturalizzato statunitense, vive nei Paesi Bassi fino ai sette anni, fino a quando emigra assieme alla famiglia a Pasadena.

Calciatore, si avvicina alla musica studiando il pianoforte e la batteria, a dodici anni scopre la chitarra, è quella di suo fratello maggiore Alex che passerà alla batteria. Verso la fine degli anni settanta i due, assieme al bassista Michael Anthony e al cantante David Lee Roth, danno vita ai Van Halen.

Jump, Eruption, Hot for teacher, Panama brani da capogiro, anarcoidi.

Riferimento rivoluzionario del rock e heavy metal, ispireranno il futuro della musica.

Scrittore di fantascienza, a metà degli anni 90' pubblica un romanzo della collana Urania. Mitico assolo nel 1983 in Beat It di Michael Jackson, prodotta da Quincy Jones.

Costretto a convivere con le lesioni dovuti a gesti acrobatici ad alto rischio e incidenti avuti sul palco, sottoposto a un intervento di sostituzione dell'anca nel novembre 1999 dopo che la sua necrosi avascolare cronica, diagnosticata nel 1995, era diventata insopportabile. Nel 2000 ha iniziato le cure per combattere un cancro alla lingua, della quale ha subito l'asportazione per circa un terzo. Lotta contro alcolismo e abuso di droghe: inizia a fumare e bere all'età di dodici anni. Riabilitazione nel 2007 con successo. Nell'agosto 2012 è stato sottoposto a un intervento di emergenza per un grave attacco di diverticolite.

Una vita pieni di dolori fisici sino al tumore che lo porta al decesso.

E' stato tra i più influenti, innovativi e talentuosi chitarristi del XX secolo, per il perfezionamento della tecnica del tapping, due mani sulla tastiera, difficilissima esecuzione. La rivista Rolling Stone lo ha classificato all'ottavo posto tra i cento migliori chitarristi di ogni tempo, mentre la rivista specializzata Guitar World lo classifica al primo.