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Giovedì, 12 Marzo 2020 08:41

Covid 19. L'installazione dell'artista transrealista Francesco Guadagnuolo

Scritto da calogero rotondo

di Calogero Rotondo

La nuova opera del maestro siciliano Guadagnuolo per riflettere e indagare.

Una scultura-installazione che in tema di responsabilità pone interrogativi per difendere la vita e per affrontare il futuro. Un richiamo consapevole e illuminato alla responsabilità per un auspicato cambiamento e un nuovo mondo viene evidenziato in una riflessione importante e ponderata nelle parole della biologa Anna Laura Bruni: "Tutte le recenti opere [sull’epidemia del Coronavirus] di Guadagnuolo hanno riferimenti alla morte. Sintetizzando, stiamo vivendo la fine di questo mondo e dobbiamo decretare la morte a stili di vita irresponsabili se vogliamo transitare in un nuovo mondo di consapevolezza globale e condivisione delle responsabilità".

Senza dubbio con questa nuova opera dal titolo “Silenzio…morte…coronavirus” dell'artista transrealista Francesco Guadagnuolo siamo in presenza di una raffigurazione iconografica reale e rivoluzionaria e di un pensiero completamente nuovo nel contenuto ed elevato artisticamente e culturalmente. Se da una parte esso pone interrogativi anche sulla morte, dall'altra evidenzia non solo la criticità di sviluppo ma anche le attese per il nostro futuro, che riserva sempre più apprensione.

Tuttavia, dalla sua arte transreale, unica nel suo genere, nella tecnica e nella tematica, emerge su aspetti della realtà quotidiana un messaggio neo-umanitario, fecondo di profondi e importanti sviluppi per la vita, che potrebbe costituire per i contemporanei e per i posteri un modo nuovo e propositivo, che attraverso l'arte stimola riflessione e indagine. Si può dire che nell’arte di Guadagnuolo, oltre al messaggio positivo di carattere politico-sociale, ci sono anche elementi forti di “sovversione” della rappresentazione artistica della realtà nella sua nuda verità nonché di sostanziale “contestazione” artistica volta con l’opera “La morte dell’arte” a scardinare alcuni canoni moderni e di routine del mondo artistico, perché solamente subordinati al mero valore decorativo e al mercato chiuso dell’arte e non al talento e all’estro creativo dell’artista e interpretativo dei tempi, “vigile, per dirla con Picasso, davanti ai laceranti, ardenti o dolci accadimenti del mondo”.

Nella installazione-scultura, realistica e molto impressionante, il senso transreale che sotto l'aspetto umano emerge si sostanzia nel passaggio dalla vita alla morte dell'uomo, impotente nel non salvarsi dal CORONA-VIRUS; esso si annoda benissimo nello spazio e nel tempo tra passato-presente e futuro e con un messaggio per la vita contro la morte. Ecco quindi il valore del messaggio artistico di Guadagnuolo che con la scultura-installazione in argomento superando i confini del concetto di spazio e di tempo sonda la più intima essenza umana nel bene e nel male che sottintende anche i suoi aspetti effimeri e provvisori.

Concludendo, la constatazione della minaccia, della sfida e dei modi nuovi di vivere apparentemente sembrano solo riferimenti di negatività e scoraggiamento ma, di fatto, sono tutte mini fotografie di una pellicola, che nello sconforto della gracilità dell’anima umana e della sua cruda rappresentazione in un momento di improvvisa crisi anche sociale, etica e di perdita dei valori, sta dando spunti di reazione positiva che attraverso il messaggio artistico tendono a essere istruttivi e pieni di senso di responsabilità. 

Ultima modifica il Giovedì, 12 Marzo 2020 08:44

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