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Venerdì, 26 Febbraio 2021 16:05

Prosit

Non devo ma voglio.

Pubblicato in Animali
Lunedì, 15 Febbraio 2021 18:19

Il fantasma della giovane Sharan

di Marco Battista

Da molto tempo si sentiva sussurrare di una bella e affascinante donna mulatta che di notte attraversava i corridoi del castello come se fuggisse da qualcuno o qualcosa. Apparizioni fugaci, rumori strani e improvvisi attraversavano il silenzio della notte in quelle occasioni.

Pubblicato in Scritti
Venerdì, 05 Febbraio 2021 18:45

Il drago a sette teste

Il suono della sveglia mi fa sussultare, mi copro le orecchie col cuscino, ma eccola di nuovo. Allora balzo dal letto barcollando, come una sonnambula scendo in cucina e con gli occhi socchiusi apro l’anta e…accipicchia, ho dimenticato di comprare il caffè.

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Venerdì, 25 Dicembre 2020 15:31

Condannata ad amarti. Quinta e ultima parte

di Marco Battista
È quasi ora di pranzo quando Riccardo rientra inaspettatamente a casa. Questa volta è certo di sorprendere sua moglie con l’amica in atteggiamenti equivoci, ma ad accoglierlo è soltanto il silenzio di una casa vuota e buia.
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Venerdì, 18 Dicembre 2020 18:20

Condannata ad amarti - ultima parte

Racconto in 4 parti. Ultima parte.

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Giovedì, 03 Dicembre 2020 11:55

Condannata ad amarti. Parte II

seconda parte di quattro del racconto di Marco Battista

- Ti ho fatto una domanda, ami ancora tuo marito? -

Quella domanda le arriva come un pugno allo stomaco.

- Allora? Ti ho chiesto se lo ami. - insiste Marilù. Livia vacilla, gli occhi si riempiono di lacrime.

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Lunedì, 16 Novembre 2020 15:46

Condannata ad amarti - Prima parte

Prima parte di quattro del racconto di Marco Battista 

Sono le undici del mattino quando Marilù si presenta alla porta di Livia. Livia è l’unica persona alla quale confidare le sue pene, perché sa che dall’altra parte c’è una donna nella sua stessa condizione. Il profumo che emana la inebria, e qualche attimo dopo si ritrovano nel letto a fare l’amore.

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Venerdì, 25 Settembre 2020 18:00

Futura

Una macchina accosta sul ciglio della strada, lo sportello si apre e scende un uomo sulla quarantina alto e brizzolato sulle tempie, ha una leggera barba e l’atteggiamento composto gli dona l’aspetto di una persona di cui ci si può fidare.

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 di Mario Narducci

Se c’era la piazza, ci sarebbe stato anche lui. Lui c’era a prescindere: della gente, delle domeniche, delle feste, e dei colombi che s’alzavano in volo al suo lento passare da un lastrone all’altro, con un nugolo di palloncini colorati assicurati ad una mano da una selva di fili, e la miriade di girelle che era un miracolo a vedergliele tutte nell’altra mano.

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Venerdì, 17 Aprile 2020 17:25

Racconti in quarantena - La donna senza nome

La donna delle borse di plastica rigonfie da scoppiare, saliva lenta da via della Croce Rossa, il naso paonazzo già di prima mattina. Vestiva anche d’inverno un paio di fouseaux dei quali mal si riconosceva il colore originale che avrebbe potuto oscillare tra il giallo e il rosa chiaro; il capo sempre nudo, sotto il sole o la pioggia, i capelli ispidi che non conoscevano spazzola o pettine; una maglietta slabbrata e stinta, nella stagione buona, quando calzava un paio di infradito ormai approssimativi, o scarpe da tennis che denunciavano molte stagioni, quando arrivava il freddo.

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