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Venerdì, 20 Maggio 2022 13:14

J’Adore

Scritto da Giusy Di Luzio

di Giusy Di Luzio

Un’espressione bellissima, quasi spirituale, piena di passione, da sola può essere una dichiarazione da scrivere su di un foglietto, un pizzino da mettere in mezzo ad un mazzo di fiori, oppure da far portare da un piccione viaggiatore e consegnarlo sul davanzale della finestra della donna che ti vuole, per invitarla ad un falò sul mare e vedere con lei il tramonto ed amarla con tutti i Crismi ed i Santi e le Madonne Incoronate.

Una parola che parla di un incontro spirituale, quasi un pellegrinaggio alla Terra Santa per tornare alle origini, come andare alla Mecca ed accostarsi alla Pietra Nera e fare una preghiera facendo tanti giri intorno in un rito di purificazione, per sprigionare energia e tornare da questo viaggio con un nome nuovo, con qualcosa di bello da raccontare.

Da utilizzare rare volte per non sciuparla, con devozione per dedicarla a chi ti prende il cuore e ti riempie la testa di storie favolose, una cosa rara come una perla preziosa, che ti fa brillare gli occhi ed a volte ti commuove. Quante storie maledette, che forza racchiude, che avventure ne puoi architettare, è un mondo che si apre verso tante mete e ti riempie di desiderio e spesso ti fa sacrificare qualcosa pur di stare con colei che magari in francese ti sussurra all’orecchio “J’Adore”. Diventa più dolce ascoltare parole d’amore come i versi delle canzoni strimpellate negli antichi porti dove i marinai non staccavano gli occhi di dosso dalle giovani e belle cantanti. È volersi concedere a chi ti fa perdere la testa, per ricoprirlo di doni e portarlo in trionfo sul Carro Della Vittoria è questa la sua potenza, un desiderio a volte inconfessabile che avanza puro e soave come un primo bacio rubato.

Ultima modifica il Venerdì, 20 Maggio 2022 13:22

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