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Lunedì, 13 Febbraio 2023 16:14

Ode ad una Dea

Scritto da Giusy Di Luzio

di Giusy Di Luzio

Sei distesa, immobile, ma schiudi le labbra quando il calore del sole ti accarezza dolcemente la bocca ed i raggi al tramonto ti alzano la gonna, arrivando fin dove poi va a morire il giorno, vorresti alzarti e partecipare a questo abbraccio ma non osi, da millenni ti fai ammirare, oppure maledire quando la neve dalle cime irrompe ed arriva a valle.

 

Spesso sei placida ed il vento passa e ripassa tra i tuoi seni, per sconvolgerti e nutrire chiunque di amarti ha l’ardire e scala le curve, per rifocillarsi dalla tua bocca e si ferma sui lunghi capelli, trovando rifugio e pace per scoprire dall’alto che si può fare una preghiera sulle cime per farla arrivare prima al cielo e spargerla per tutta la vallata.

Sei immensa e pur su di un letto ti desti quando i tamburi echeggiano e ti sussurrano all’orecchio una poesia sconcia e se anche mille uomini ti vogliono soltanto uno, ti fa innamorare, il tuo cuore è più duro della montagna, ma sei calda come un fuoco che qualcuno accende per riscaldarsi ad ogni tuo varco e scioglie acqua gelida che disseta.

Con te danzano e si posano le aquile, i camosci non osano avventurarsi oltre e spesso la neve ti accarezza i fianchi quando si dirada, oltre i tuoi veli ti muovi come solo le donne abruzzesi sanno fare, con le conche in testa e lacci che vogliono imbrigliare uomini che vorrebbero assaporarti la notte e poi al mattino presto scappare e portarsi nel cuore solo il tuo dipinto.

Sai di sale che dalla marina s’innalza non molto lontano dal porto di Pescara, di carne alla brace, di sapori e colori, la piana di Navelli ti offre sfumature azzurre che si fondono con il mare e fanno di te uno spettacolo insieme ai borghi, i castelli dove ogni giorno qualcuno ti nomina, sei la donna dei sogni quella che ogni uomo vorrebbe trovare al ritorno da lavoro già distesa e pronta per fare l’amore.

Governi tutto ciò che sotto di te si muove, sicuro come “La Bella Addormentata” si erge maestosa su “Campo Imperatore”, i tuoi mille sentieri sono impervi e segreti ed è per questo che il tuo fascino invita a fare un brindisi ad alta quota, perché inseghi agli uomini di allargare le vedute, di non accontentarsi di una qualunque di non volerne tante ma di sceglierne una che sia distesa ai piedi di chi la sa amare e che alla sera al tramonto con lui va a dormire osservando il firmamento per raggiungere tutte le costellazioni in un abbraccio quasi solenne.  

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