Il film, un successo preannunciato dalla critica, ha conquistato in pochi giorni migliaia di spettatori, riuscendo a emergere nel panorama cinematografico grazie a una storia a tinte noir, attuale e di profondo rilievo sociale. L’opera, per ammissione dello stesso regista, è un atto di ribellione di una generazione “che non ha mai avuto una chance nella vita”. La politica, infatti, come atto “spettacolare” si contrappone, nella narrazione, a una nuova generazione che vive perseguendo il cambiamento. Un sindaco e una ballerina, due figure divergenti, sono i protagonisti della storia. “La Danza Nera” ha ribaltato il tradizionale “cine – panettone” ricercando nuove forme espressive: il Natale diviene, infatti, il “tempo” per gustare l’arte e la bellezza e per apprezzare un film che rimarca il genere political thriller divenuto molto in voga negli anni ’70 grazie a Petri, a Germi e a Pasolini (a cui l’opera stessa è dedicata). Tre nuovi awards conquistati nelle ultime settimane vanno ad aggiungersi ai 27 premi precedenti: suspence, adrenalina, violenza e potere sono gli elementi che rendono il film avvincente. Il lungometraggio uscirà prossimamente in Canada e negli Stati Uniti, dove il regista ha già distribuito i suoi precedenti lavori, raccogliendo ottimi feedback e coinvolgendo una grande fetta di pubblico, sempre molto interessato alle produzioni italiane d'autore. Grande interesse ha suscitato la fotografia del film curata da Alessandro La Fauci e dallo stesso regista. Un cast di talentuosi attori, Corinna Coroneo, Franco Nero, Flavio Sciolè, Daphne Scoccia, Adrien Liss, Michela Bruni, Giorgia Trasselli, Ladislao Liverani, Gabriele Silvestrini e una narrazione fremente, rendono l’opera un film da “gustare” per allietare le feste in modo intelligente e godersi la bellezza del buon cinema italiano.