Una giovane giornalista si finse pazza, venne internata e fu così testimone diretta delle terribili condizioni in cui venivano curate le pazienti nella struttura. Dopo 10 giorni venne dimessa grazie all'intervento del suo giornale, e la sua inchiesta descrisse pubblicamente il manicomio come una trappola umana per topi. È facile entrare ma, una volta lì, è impossibile uscire. Il vitto era scadente, i bagni freddi, l'igiene scarsa ed i maltrattamenti costituivano la regola. Con questa inchiesta nacque il giornalismo in incognito, volto a entrare in ambienti inaccessibili, proprio grazie alla giornalista che aveva avuto il coraggio di introdursi nel manicomio: Nellie Bly (alias Elizabeth Cochrane), conosciuta anche per aver compiuto il giro del mondo in meno di 72 giorni, inventò lei il giornalismo investigativo e sotto copertura.