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Venerdì, 25 Giugno 2021 17:25

Sbadiglio empatico, da cosa è provocato?

Scritto da Angela Curatolo

Avviene con un'apertura di bocca ai massimi, impossibile da reprimere, si può minimizzare. Si dice che è provocato da sonno, fame, digestione laboriosa, noia. Ma è così?

Lo sbadiglio negli umani è anche contagioso, si potrebbe sentire impulso a riprodurlo dopo averlo percepito (con la vista, l'udito, o entrambi i sensi) da un'altra persona. La frequenza di contagio varia durante il giorno, con un picco a mattina presto e in tarda serata.

Ma da che dipende il fenomeno del contagio?

Un recente studio condotto da Ivan Norscia ed Elisabetta Palagi (Università di Pisa) ha fornito la prima evidenza comportamentale che il contagio dello sbadiglio è associato al legame empatico tra le persone. Lo studio ha dimostrato che il contagio segue lo stesso gradiente dell'empatia: è massimo nei parenti stretti (genitori/figli/nipoti, fratelli, coppie stabili), decresce negli amici, poi nei conoscenti (persone legate solo da un terzo elemento esterno, cioè il lavoro o un amico in comune) e raggiunge il minimo negli sconosciuti. Lo studio rivela che anche la risposta allo sbadiglio (misurata in termini di tempo di latenza) è più rapida tra parenti stretti, amanti e amici.

Le aree del cervello legate alla sfera emotiva si sovrappongono, in parte, con quelle coinvolte nella risposta allo sbadiglio, con un possibile coinvolgimento dei neuroni specchio.

Il contagio inizia a manifestarsi a 4-5 anni di età, quando i bambini sviluppano la capacità di identificare, in modo corretto, le emozioni altrui.

Il contagio dello sbadiglio, con possibili implicazioni empatiche, è stato finora dimostrato negli scimpanzé e nei babbuini gelada.

Tra uomo e cane domestico è ritenuto controverso lo sbadiglio con un legame empatico.

Ultima modifica il Venerdì, 25 Giugno 2021 17:45

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