Giovedì, 24 Settembre 2020 10:44

Vino e libri al Festival Artinvita: “Sangue di delfino” di Edizioni Menabò

Scritto da nefer

 e una cena all'insegna della riscoperta della memoria Giovedì 24 settembre ore 18:00 Torre della Loggia - Ortona

Presentazione del libro che svela i segreti di 27 anziani che raccontano il loro legame con il territorio e le sue risorse e, a seguire cena a base di erbe ispirata dalle “radici” di un Abruzzo quasi dimenticato Ventisette anziani svelano i segreti che raccontano il loro legame con l’Abruzzo e le sue innumerevoli risorse naturali e ambientali.

A custodirli il libro Sangue di Delfino edito da Edizioni Menabò, curato dal professor Francesco Giovanni Maria Stoppa, e arricchito dalle fotografie di Roberto Castrofino, che sarà presentato giovedì 24 settembre alle ore 18:00 alla Torre della Loggia, nell'ambito di una serata speciale organizzata da Artinvita Festival Internazionale degli Abruzzi, l'Università d'Annunzio e il main partner Serenity. Il libro è un catalogo composto attraverso le testimonianza di anziani abruzzesi che detengono la sapienza di segreti che oggi rappresentano una necessità nell’attenzione alla sostenibilità, nella cura del mondo e di noi stessi: quella dei rimedi ecologici e naturali che i nostri antichi abruzzesi hanno elaborato dal frutto dell'esperienza e dalla loro capacità di osservare i fenomeni naturali. Il titolo del libro prende spunto dall’ultimo di 27 racconti-intervista ad anziani nati tra il 1917 e il 1947. “La Storia grande con le sue guerre e i suoi dopoguerra e la politica l’economia le relazioni internazionali, gli è passata accanto, fastidiosa, e in questi racconti resta un fondale indefinito – scrive Marzio Maria Cimini nella prefazione – conta solo la loro storia, contano solo le vite loro e di quelli che hanno conosciuto, molti di questi sono suoni, risate, gesti, non hanno volti, travolti dai decenni di lontananza, sbiaditi da altri e più nuovi ricordi, e non restano che poche foto graffiate dall’uso, piegate in traslochi, dimenticate in fondo a qualche cassetto”.

Il sangue di delfino è quindi la metafora di chi non ha saputo raccogliere un’eredità che gli spettava, di chi ha strappato voracemente la rete della memoria degli anziani, lasciandola vuota. Ma il delfino è simbolo di saggezza, di chi quell’eredità, quella impossibile pesca miracolosa, desidera ora recuperarla accettando il delfino per quello che è, vittima e aguzzino al tempo stesso. I segreti custoditi dalle persone anziane hanno ispirato la cena, curata da Alessandro Di Tizio con la collaborazione della chef Entiana Osmenzeza, che seguirà la presentazione del libro. Fondamentale per la realizzazione della serata dedicata alla riscoperta di un patrimonio che non va dimenticato, Serenity, azienda abruzzese leader nella produzione di dispositivi destinati proprio a migliorare la qualità della vita degli anziani.

Il costo della cena è di 20 euro a persona, per un massimo di 50 persone, e sarà arricchita nei calici dall'eccellenza dei vini di altri due partner di Artinvita. Consigliata la prenotazione tramite i numeri 0852196767 o 3470153225