Lunedì, 13 Giugno 2022 14:27

Musica, nuove uscite discografiche: esordienti, band e cantanti un mondo da vivere.

Scritto da Angela Curatolo

Un mondo di band e di cantanti in Italia che merita di essere segnalato, seguito e conosciuto, ecco le nuove uscite.

Smokey Punch, From zero to hero.

Il brano, energico e orecchiabile in puro stile Smokey Punch, parla dell’inseguire i propri sogni, piccoli o grossi che siano, poiché questa è l’unica cosa capace di renderci veramente vivi anche nelle giornate più deprimenti. La band stessa ha raggiunto tanti di questi piccoli sogni, che sono stati il motore del loro pop punk fin dalle prime strimpellate insieme. Un ascolto veloce e serrato che va dritto al punto, che trasmette all’ascoltatore la voglia di premere nuovamente play alla fine del pezzo. Gli Smokey Punch sono: Matteo Amico (voce), Andrea Puglia (basso), Michele Casalini (Chitarra), Davide Vecchi (chitarra) e Marco Crivaro(batteria). Il progetto Smokey Punch nasce da 4 ragazzotti di Collecchio (PR) amici di infanzia che spinti dalla loro creatività e spensieratezza decidono nel 2012 di formare una band. Parte una nuova collaborazione con SORRY MOM! Agenzia di managment che li segue per l’uscita di 2 singoli. Grazie a loro gli Smokey vengono seguiti per la direzione artistica dei 2 brani da Vincenzo Mario Cristi in arte Vinx dei Vanilla Sky una delle band di maggior successo nel panorama italiano per il genere pop punk. A Maggio 2018 sempre con Vinx, è uscito il secondo disco dal titolo “Don’t play this at home”. Questo disco è stato distribuito dall’etichette italiana MANINALTO RECORDS! Famosa per i suoi tanti artisti big nel panorama ska-punk (Matrioska, Vallanzaska, Piotta, Après la Classe…), e con la quale è iniziata una collaborazione artistica.

“Old Disco”, il nuovo singolo dei Freak Show.

Il brano è un omaggio alle discoteche e alla disco music degli anni ’70. La combinazione di questi due elementi, strettamente connessi tra loro, permise la rivoluzione della musica da ballo grazie anche al contributo del funk, dell’elettronica e delle orchestre Philly-sound: il primo vero esempio di crossover. Spiega la band a proposito del brano: “Un omaggio alla musica che da 50 anni ci fa ballare, la disco music. Fatta a modo nostro”. Nel videoclip, la band ci porta in un viaggio dentro le music hall, colori saturi, effetti visivi quasi psichedelici, come i fantastici anni ’70. La musica disco e il ballo visti come momento liberatorio, necessario. La voce è la regina del video, in omaggio alle favolose interpreti della disco music.

“Celebrate” (Astralmusic), il nuovo singolo dei Tothem.

Il brano è stato presentato a “Una Voce per San Marino”. “Celebrate” vuole celebrare la vita in tutte le sue forme. Il ritornello è un inno sfrenato al vivere la vita e al celebrarla nella sua forma più vivida e aperta verso l’esperienza e l’esercizio della propria libertà: essere “fatti” non significa essere intorpiditi da sostanze stupefacenti, ma essere inebriati dalla vita stessa. “Celebrate” è la sintesi della ricerca del benessere e dell’autenticità. Il filtro, il visore, gli occhiali con cui guardiamo il mondo sono solo lo schermo che ci allontana dalla realtà per quello che puramente è. “Let’s Celebrate this life of mine!”. Spiega la band a proposito del brano: “Celebrate è un inno all'indipendenza, alla libertà e alla voglia di essere sé stessi lasciando da parte giudizi e stereotipi. Ognuno ha il diritto di essere ciò che è, nella sua forma, colore e personalità. Con questo brano vogliamo dare voce a tutti, celebrando la vita in ogni sua sfaccettatura”. Il videoclip di “Celebrate” è, come annuncia il testo della canzone, un’ode alla vita. Le innumerevoli personalità che caratterizzano l’essere umano, apparentemente in antitesi l’una con l’altra, nel video si avvicendano, si scontrano, vivono le loro dinamiche che poi trovano una pacifica risoluzione. I personaggi sono estremamente stereotipati: riconoscibili, a volte esagerati nell’esternazione di ciò che portano nel mondo con la loro immagine e le loro caratteristiche. Tutti hanno uno scopo: far valere ciò che rappresentano. Nel momento in cui ciò che sono convinti di essere decade a favore dell’apertura verso l’altro, però, le solide convinzioni sono messe in discussione e ci si ritrova tutti insieme a gioire come in una grande festa. La frase finale, citazione del Guru e mistico indiano Sadhguru, è la sintesi del messaggio che il videoclip si propone di lanciare in modo leggero ma profondo: “If you approach everything in a celebratory way, you learn to be non-serious about life but absolutely involved”.

"Corro come il Vento"  l’inno dei maratoneti

È disponibile in radio, sulle piattaforme digitali e in tutti i digital stores “Corro come il vento” il singolo d’esordio di Garden Groove-Marco Frattini, musicista e affermato runner, titolare del brand #iovedodicorsa.  

È particolare la storia di Marco Frattini, affetto da ipoacusia bilaterale profonda, che dal 2006 ha perso completamente la capacità uditiva. Questa condizione fortemente invalidante non ha minato, però, la forza e il coraggio di questo artista e sportivo che, anzi, si è sentito spronato ad aumentare la propria attività lanciando, in modo del tutto spontaneo, un messaggio per far capire che “tutto sia possibile” se c’è la volontà. Oggi, dopo un lungo silenzio obbligato, Marco torna a calcare la scena musicale in veste di compositore e musicista. Il brano è stato prodotto grazie alla sintonia di lavoro e d’intenti tra Marco Frattini, Andrea Baroldi e Alessio Barbieri. Andrea Baroldi musicista eclettico, poli strumentista si è occupato degli arrangiamenti, della pre-produzione e Alessio Barbieri, cantante, della voce oltre agli stessi Frattini e Baroldi ai cori. "Corro come il Vento"  è il primo singolo uscito in questa nuova fase creativa musicale di Marco Frattini che porterà alla luce altri 5 nuovi brani inediti. Generi eterogenei, passando dalla musicalità della disco music fino all’intensità del rock più duro e deciso. Un mix di sonorità vivaci, dal sapore fresco e frizzante che, ne siamo certi, troveranno la giusta collocazione all’interno dell’ampio e affollatissimo panorama musicale. È già diventato l’inno dei maratoneti già dall’evento WMD night 2021, meeting di atletica organizzato da Giorgio Rondelli dove, per la prima volta, è stato diffuso questo piacevolissimo brano dell’ex musicista, ex fonico e campione di maratona e colonna sonora ufficiale di numerosi eventi podistici in tutta Italia tra cui ricordiamo Venice Marathon, Run Rome The Marathon, Ravenna Music Race tanto per citarne alcuni tra i più prestigiosi.

Hybrido

Su tutte le piattaforme Hybrido il secondo album di Claire Audrin, prodotto da Alberto Salini per Giallo Ocra: un album cosmopolita, fluido, contemporaneo, in grado di mettere in dialogo stili e sonorità differenti per un viaggio tradotto in musica in cui le emozioni, i linguaggi e gli scenari attraversati dalla giovane cantautrice si mescolano fra loro. Un incrocio di tecniche e stili, di sensazioni, pensieri e energie, attraverso 8 brani e una bonus track per raccontare storie diverse con stili diversi. Felicità, depressione, amore, ma anche ambiente, viaggi e visioni: a partire dal singolo di debutto italiano, “Sospesa” (uscito già nel 2021), con Hybrido Claire si conferma una cantastorie contemporanea e le storie a cui dà corpo, trasformando la sua personale esperienza in narrazione condivisa, sono quelle di ragazze e ragazzi alla ricerca della libertà, alla ricerca del coraggio di esprimersi e di essere. Tante sono le storie che s’immedesimano nella sua voce, come testimonia Spotify, che la inserisce nelle playlist Equal e Scuola Indie. Claire, infatti, si è fatta conoscere dalle strade di Londra, si è confrontata con palchi autorevoli - al fianco di artisti come Ermal Meta, Fulminacci, Leo Gassman e Gio Evan - ma anche con il vero e proprio busking, dando vita a una sua personalissima cifra stitica in cui convergono mondi ed esperienze, pubblici e ascoltatori diversi. Questa unione di “sentire” si ritrova nel suo Hybrido, un album che già dal titolo - unendo l’espressione inglese “Hybrid” con l’italiano “Ibrido” - gioca tra suoni e linguaggi, raccontando “semplicemente" la vita di una ragazza di oggi. Dal pop alternative di “Sospesa” e “Tra le onde” allo stile soundtrack di “Viaggio”, “Tu” e “30 milioni di secondi”, alla dimensione acustica di “Valley”, l’impronta inconfondibile del songwriting di Claire si sposa con un sound che coniuga il folk e l’elettronica. Un album che che conferma l’identità musicale dell’artista, eccellenza musicale riconosciuta grazie alla vittoria, nel 2021, del contest organizzato da Regione Lazio “LAZIOSound”, che le è valso in premio la produzione di questo stesso album.

Dio è un batterista, i Vintage Violence

Con il video ufficiale di Dio è un batterista, i Vintage Violence inaugurano un'estate che li vedrà protagonisti sui palchi di tutta Italia. Il brano è tratto dal nuovo album della band, Mono, uscito lo scorso novembre per Maninalto! Records, e i fan della band riconosceranno immediatamente il soggetto del video, diventato negli anni un momento classico dei live del gruppo tra il cantante Nico e, suo malgrado, il batterista Ben. “Questo è forse il pezzo più vicino al nostro stile “classico” con botta e risposta di chitarre, metafore metafisiche e tonnellate di ironia: siamo nel “nostro”. Il testo è nato quasi tutto in una notte e gira tutto intorno alle modalità relazionali che abbiamo ereditato da due millenni di cristianesimo, cercando di metterne in luce l’ipocrisia e l’anacronismo. Mi rendo conto che per l’ennesima volta (ma non mi fermerò mai) sparo mitragliate sulla cultura occidentale, ma questa volta proponendo una piccola e allegorica via d’uscita dal senso di colpa: “Pensate all’occidente come a un bar per camionisti / sì, siamo tutti sbronzi, ma è empatizzare con le cameriere a distinguere i buoni dagli stronzi””, spiegano i Vintage Violence a proposito di Dio è un batterista.

BlaBla. Dal 17 giugno 2022

“BLABLA” (MMG/Graf/Believe), il nuovo singolo di AmbrOsino, che anticipa l’uscita del nuovo EP. Il brano “BLABLA” racconta l’urgenza di mordere a bocconi larghi il mattino appena schiuso, tenendo testa, con il “fare”, le quotidiane pigrizie. È un invito a scongiurare la stasi, sorridere agli inutili bla-bla della gente e approfittare del bacio radioso di un sole che rimanda al viaggio prima in sé stessi ma anche fuori, in quei luoghi dove è possibile nutrire serenamente l'opulenza. “Ammore scetate... allora!? / Allora... scetate ammore?!” implora così l’amore Ambrosino, invitando a non sprecare un istante di questo nuovo giorno: la frase gancio di un brano che fa ballare, fa battere i piedi a tempo e apre le finestre su una Napoli enfatica, beffarda e ironica.

“All'improvviso”, il nuovo singolo di Giovanni Usai

“All’improvviso” è un brano che racconta la storia completamente autobiografica di un amore, nato nell’acqua, vissuto densamente attraverso immagini che sono gesti, che rappresentano momenti incancellabili, cassetti chiusi e riaperti continuamente, ma il fatto che sono lì è essenziale per l’ordine delle cose. A volte la vita si stravolge all’improvviso e la brutalità è essenza pura che non ti dà il tempo di ragionare e di sistemare con la coscienza emozioni purissime che altrimenti non si svelerebbero mai, ammutolite e soffocate dalla solita voglia di celare il proprio profumo e la propria essenza alterandola con la razionalità. Spiega l’artista a proposito del brano: “Un amore nasce improvvisamente e non muore mai se è vero amore. Resta solo l’onere di non farsi distruggere. L’unica maniera è esorcizzarlo. E’ metterlo in una canzone, che ha un solo nome ha una sola essenza e non può essere di nessun altro. Solo…”