Giovedì, 02 Febbraio 2023 17:18

Longevità, due strade per la ricerca dell'immortalità.

Scritto da Angela Curatolo

Il sogno degli alchimisti dell’elisir di lunga vita non è più da considerare utopia alla luce delle scoperte di questi ultimi anni.

Sono tutte ricerche diverse tra loro, molecolari, epigenetiche, alcune inquietanti perché fanno pensare a personaggi del passato che utilizzavano pratiche raccapriccianti come Lady Batory, il conte Vlad, o leggende attuali che parlano di lobby mondiali formate da ultra miliardari folli che bevono sangue.

Ovviamente nulla di tutto questo ha a che vedere con la scienza e la ricerca, però quando si associano sangue e giovinezza è strano.

C’è una pratica che la comunità scientifica attualmente vede come essenzialmente pseudoscientifica, nonostante questo per circa tre anni ha generato negli States una situazione preoccupante, almeno così ha riferito la FDA.

Tutto è partito da una ricerca sulla longevità di Stanford e Berkeley sull’inversione dell’invecchiamento nei topi, attraverso trasfusioni di sangue da un topo giovane a uno anziano che abbia dato, pare, risultati promettenti. La ricerca sulla parabiosi eterocronica, così si chiama, praticata sui roditori, è stata ripresa da esperimenti effettuati negli anni ‘50, iniziati sul finire dell’ottocento, e pare che potrebbe essere utilizzata per cure delle malattie cardiovascolari, diabete, artrosi e morbo di Alzheimer, si sta pensando alla trasfusione di plasma giovane, per ringiovanire le cellule di chi ne è affetto. I ricercatori di Stanford, ad esempio, hanno dimostrato che una maggiore immunità del topo più giovane ha anche favorito la salute generale del topo più anziano.

La ricerca è da provare, soprattutto la FDA deve concedere l’approvazione, ancora lontana per ora, la pratica di trasfusione per la salute o ringiovanire è considerata appunto per questo pseudoscienza. Eppure una società americana che raccoglie sangue, già dal 2016, ha colto l’occasione, offrendo il trattamento di trasfusione di plasma giovane per 8mila dollari, presentandolo come test, a cui nel 2017 hanno aderito 600 persone. Intervenuta nel 2019 la FDA, agenzia federale alimentare e farmaceutica ha messo in guardia sui rischi e pericoli del trattamento non provato e approvato, tanto che l’azienda ha comunicato di aver rinunciato ai test.

Le ricerche sulla longevità, la gerontologia, reverse aging hanno fatto passi da giganti dal 2000, indirizzate a trovare trattamenti per aumentare significativamente i livelli NAD+, ovvero la molecola della giovinezza, la cui produzione nel corpo si riduce con l’età.

 Un’altra ricerca importante è quella di David Sinclair, ricercatore di Harvard, sull’epigenoma, attivandosi o disattivandosi dei geni si determina la salute e l’invecchiamento; un programma quello di Sinclair che esige impegno a seguire un regime alimentare ristretto, il digiuno intermittente, sport, vita sociale e l'assunzione di tre molecole che costituiscono il segreto per riattivare alcune molecole e lieviti: resveratrolo, attivatore dei geni della sirtuina, riparatori del Dna, metformina, un farmaco assunto dai diabetici che allungherebbe la vita, e nmn, precursore di questa molecola NAD+.

Tutto è scritto nel suo libro: Lifespan: Why We Age - And Why We Don't Have To, - Longevità, Perchè invecchiamo e perchè non dovremmo farlo.