Venerdì, 01 Aprile 2022 17:36

E' andata buca questa sera. Avrei voluto...

Scritto da Sara Jane

di Sara Jane/erotic tales

Lo aspetto al bar, in questo luogo esotico, dove si vive alla giornata e molti vengono per cercare compagnia, il barista mi offre l’ennesimo drink che io rifiuto,  -“Non sai cosa ti perdi”,  era il cocktails di Hemingway-“ mi sussurra.

-Non scriveva soltanto, beveva tanto, imprecava spesso fumando un formidabile “Cohiba” il suo sigaro preferito.- 

  Non finisco di girare lo sguardo fin dove il barista mi indica che, vedo entrare nella hall altre persone di cui due uomini che si avvicinano e mi osservano, forse si chiederanno cosa ci faccia una donna dalla pelle chiara e dagli occhi verdi a quest’ora seduta ad un bancone di un bar all’Havana. 

  Me lo chiedo anch’io, sono stanca di aspettare, lui non verrà. Mi alzo per andarmene ma uno di loro il più giovane mi fissa, mi blocca prendendomi il braccio. E’ un bel tipo, alto, muscoloso con la barba, un misto tra un arabo ed uno jenky americano, mi dice di rimanere perché deve prima sbrigare una faccenda molto urgente e poi tornerà.   

E’ mio destino questa notte aspettare. E poi prima di fare cosa? Non capisco proprio cos’ha in mente. Ma il tipo mi piace quasi quanto il mio signor Nessuno. Mi intriga e penso che ha l’aspetto di un killer, gli ho visto una pistola nascosta sotto la giacca.   

Solo ora mi rendo conto che il barman è andato via, al suo posto c’è una signora di una certa età ancora molto bella, scura e con i capelli argentati sembra appena uscita da un film di Quentin Tarantino, ha lo sguardo cupo, e movenze delicate, penso che conosca bene l’arte di intrattenere. Sta parlando con l’uomo appena entrato, questo però ha un aspetto trasandato e con occhi protettivi e sinceri mi fissa chiedendomi se ho bisogno di compagnia. Io non ho le forze di rispondere, mi invita a ballare, solo adesso mi accorgo che c’è della musica di sottofondo e qualche coppia sta già nella sala. Inizio un walzer lento che s’interrompe presto ed il signore mi congeda e scompare. Ritorno al mio posto, questa notte non voglio stare sola. Non finisco di pensare che mi sento sollevare, qualcuno mi abbraccia e mi porta via. No. Non è il Signor Nessuno, non è lui, mi lascio cullare dal rumore dei suoi passi, il killer è tornato e mi spiega che è un detective e sta indagando ad un caso top secret.   

Presto mi ritrovo con le ginocchia sollevate su di un letto e lui è sopra di me. Gli vorrei gridare no, non voglio ma il mio corpo ribolle di desiderio e mi lascio prendere. Mi accarezza le cosce e poi preme le mani sui miei seni quasi a farmi male. Sento il fremito del suo corpo vorrei accarezzargli il petto ma lui mi blocca, vuole solo prendermi ed io ….vorrei che ci fosse lui…, poi mi urla qualcosa che non capisco e si ferma. Sento che mi posso liberare, sento che vorrei prenderlo a schiaffi, ma lui è già in bagno. E sta prendendo la sua roba si sta rivestendo e mi chiede se ho voglia di fumare. Io non fumo.  

Si accende il sigaro e mi porge un gin tonic e limonata e poi va via. Anch’io mi alzo prendo il bicchiere, ma sono triste, avrei voluto lui sopra di me avrei voluto il Signor Nessuno a sbattermi contro un muro, avrei voluto lui steso, lo avrei baciato mille e mille volte sarebbe stato bellissimo. E’ quasi mattina vado fuori a sedermi in veranda, fa caldo, mi rinfresco con il ghiaccio e rimango nuda pensando a lui.

Ultima modifica il Venerdì, 01 Aprile 2022 17:49