Mercoledì, 24 Dicembre 2025 14:10

Le origini del panettone, come nasce? In evidenza

Scritto da Angela Curatolo

A Milano nasce il panettone, le circostante sono ammantate da storie e leggende. Tante storie e ipotesi ma la storia premia la lungimiranza dei fornai.

Storie romantiche, di lavoro, necessità, ecco le ipotesi su come sia nato il dolce famoso nel mondo che fa tanto Natale. La storia e leggende amplificano il successo di questo dolce.

Origini romantiche del panettun
Messer Ughetto degli Atellani, falconiere innamorato di Algisa, figlia del fornaio, per conquistarla si fece assumere a bottega come garzone dal padre e creò un nuovo dolce con farina, uova, burro, miele e uva sultanina. Grande successo economico e d'amore, gli innamorati si sposarono e vissero felici e contenti. Così nacque il panettone.

“L'è 'l pan del Toni”, nascita da necessità sul lavoro.
Alcuni fanno risalire le origini del Panettone ad uno sguattero che lavorava nella cucina di Ludovico il Moro. Quando si bruciò il dolce del pranzo di Natale fu appunto Toni a suggerire al cuoco di rimediare con un manicotto da lui cucinato con gli avanzi. Così lo sguattero salvò il pranzo dei nobili e anche il cuoco che esclamò: “L'è 'l pan del Toni”, poi divenuto il panettone.

La consuetudine medioevale.
Le vere origini del panettun, per altri sarebbero legate a un'antica consuetudine medioevale. A Natale la famiglia si riuniva intorno al focolare attendendo che il pater familias spezzasse "un pane grande" e ne porgesse un pezzo a tutti i presenti in segno di comunione.

Il cadeau dei fornai milanesi, la vera storia.
La storia vera ricorda che ai fornai di Milano fu vietato impastare il pane dei ricchi e dei nobili, quello bianco, come imponevano gli antichi statuti delle corporazioni, con un'unica eccezione: il giorno di Natale. Aristocratici e plebei potevano consumare, il 25 dicembre, lo stesso pane, regalato, manco a pagarlo, dai fornai ai loro clienti. Insomma il panettone si rivela il primo dolce democratico e testimonia che le pari opportunità furono offerte per prime dai fornai.

Il Pan di scior o pan de ton, è il pane di lusso, di puro frumento, farcito con burro, miele e zibibbo.
Fu la Repubblica Cisalpina, quella di Napoleone, a sostenere l'attività degli artigiani e dei commercianti milanesi favorendo l'apertura dei forni e durante l'occupazione austriaca, il panettone diventò l'insostituibile protagonista di un'annuale abitudine. Il primo a regalarlo fu il governatore di Milano, Ficquelmont, ogni anno al principe Metternich come dono personale.

San Biagio, l'usanza e il panettun
Il panettone di San Biagio, usanza milanese, che vuole sia conservato un pezzo di panettone del pranzo di Natale fino al 3 febbraio, come gesto propiziatorio contro i mali della gola e raffreddori, secondo il detto milanese "San Bias el benediss la gola e el nas (San Biagio benedice la gola e il naso)".