Il suo nome, in sanscrito, significa "Stella" ed è una divinità trascendentale che rappresenta la compassione suprema.
Ma, per l'esattezza, è errato affermare che si tratta di una "divinità femminile", in quanto supera in sé ogni sorta di dualismo umano.
Di Tara si hanno diverse manifestazioni e a seconda di queste viene rappresentata con determinati colori e caratteristiche od oggetti, come la kalasha, ovvero un'anfora mitica tra le mani.
Le due manifestazioni più famose sono  Tara Verde, rappresentazione della Suprema Compassione, e  Tara Nera(detta anche Tara Blu), trasmutazione della collera. Entrambe, insieme, sono due specchi di un unico opposto.

Tara, da sempre come tradizione tibetana, è considerata la personificazione spirituale del dio della medicina Cenresig, di cui il Dalai Lama ne è la rappresentazione fisica.

Il suo mantra(preghiera) di riferimento è OM TARE TUTTARE TURE SVAHA. I tibetani, per culto, lo ripetono 108 volte, quanti sono i grani del "Mala", ovvero la collana votiva.

Nel corso del tempo, la devozione al culto di Tara è stata associata al concetto di "madre pietosa" questo anche a causa di una sorta di leggenda  che la riguarda.

Si dice che il dio Cenresig, per profonda compassione, un giorno si fosse messo a piangere. Da queste lacrime si dice fosse nato un lago e dei boccioli di fiori di loto. Ecco, tra quei fiori di loto, benedetto apparve il volto bellissimo di Tara.

Una curiosità: secondo il Buddismo tibetano Tara è l'unica divinità che ha raggiunto l'illuminazione con un corpo fisico di donna.

È molto comune, nei monasteri tibetani trovare monaci che soffiano mandala di sabbia dedicati a Tara, o nei Gompa, ovvero nelle sale di preghiera, trovare gli antichi stendardi dipinti a lei dedicati.
Io ne custodisco uno in casa, personalmente.

Tara mi è molto simpatica, in suo onore, per la collezione artistica" Danzano le fiamme 2022 "ho dipinto una tela e una giara in vetro, entrambe raffiguranti la trasmutazione di Tara verde e Tara blu.

OM TARE TUTTARE TURE SVAHA A TUTTI!!