Cuoco e poi imprenditore edile, Gacy, attivista in politica e nel sociale, era per hobby un clown nelle feste di compleanno e volontario di un "Jolly Joker Clown Club" pagliacci che si esibiscono senza scopo di lucro.

Passato alla storia per questo come il killer clown, dal nome Pogo.

Incredibile pensare che fosse un assassino pericoloso e spietato, eppure uccideva ragazzi dai 15 ai 30 anni.

Due matrimoni falliti, 2 figli, tante denunce ritirate e messe a tacere per pesanti molestie sessuali nei confronti di minori, la vita di Gacy però proseguiva insospettabile: era ritenuto, lavoratore, padre devoto, uomo generoso.

Si potè risalire a lui solo grazie alle indagini sulla scomparsa del suo dipendente Robert Piest, la sua ultima vittima che aveva lasciato detto agli amici, la sera in cui sparì, di esser stato invitato a casa da Gacy, il suo gioviale titolare. 

Finalmente, dopo anni, la polizia chiese un mandato per perquisire la casa di Gacy. Appena entrati i poliziotti riconobbero subito il raccapricciante tanfo di corpi umani putrefatti. L’uomo aveva rapito, torturato, sodomizzato e ucciso 33 vittime, tutte adolescenti e di sesso maschile, 29 delle quali seppellite sotto la sua abitazione o ammassate in cantina (una nelle fondamenta del barbecue in giardino).

Dopo 14 anni di detenzione nel "braccio della morte", venne giustiziato con iniezione letale nel 1994.

Lasciò molti disegni di pagliacci, ora parte di collezioni private.