Lunedì, 15 Gennaio 2024 09:50

San Sebastiano, storia, tradizioni e sue origini esoterico sciamaniche.

Scritto da Manuela Prosperi

di Manuela Prosperi.

San Sebastiano è un martire della chiesa di Roma. Il 20 gennaio e qui a Quadri, dove vivo io, in provincia di Chieti, è il santo protettore. 


La storia ci racconta che suo padre aveva origini della Gallia mentre sua madre era di Milano. Proprio a Milano Sebastiano crebbe nella fede cristiana.Si arruolo' poi nell'esercito di Diocleziano nel 283 e come capo della prima coorte, durante la persecuzione dei cristiani da parte dell'imperatore, aiutò molti compagni di fede a fuggire e per questo fu condannato a morte. La leggenda racconta che fu legato ad un albero e trafitto da frecce poi dato in pasto agli animali selvatici.
Invocato durante la peste di Milano del 1576 per la salvezza di tutti, viene considerato il patrono degli appestati.
San Sebastiano, come festa religiosa, ricorre ogni anno il 20 gennaio e qui a Quadri, dove vivo io, in provincia di Chieti, è il santo protettore.
Qui vi è usanza, fin dal dopoguerra, di portare in processione delle grosse conche di rame ripiene di cibarie, che derivano da una tradizione ex voto. Le conche sfilano portate sul capo dalle donne, seguite dalla statua del santo imbracciata a spalla dagli uomini del paese.

Ogni conca porta il nome di una strada del paese stesso. Alla fine della giornata le conche, coloratissime e ripiene di ogni pietanza, vengono battute all'asta.
San Sebastiano, come figura mitologica esulante la tradizione cattolica, pare abbia radici ancora più antiche di tipo esoterico sciamanico che possiamo ritrovare addirittura in Africa.
Si tratterebbe, infatti, di una sovrapposizione storico culturale antecedente con il dio della caccia Oxossi.
Egli è una divinità delle religioni africane, appunto, conosciuta da sempre anche con il nome di Orixa', che rappresenta la conoscenza e la foresta.
Viene raffigurato come un uomo che tiene un arco e una freccia o, appunto, nell'antica iconografia, come un uomo legato ad un palo, ricoperto di frecce.
Per le religioni africane, come i Condomble', Oxossi è simbolo di abbondanza e sostentamento.
Nell'Africa antica egli era guardiano dei cacciatori, oggi è protettore di tutti coloro che escono di casa per andare a lavorare.
E come San Sebastiano è responsabile di dar da mangiare a tutti e garantire sopravvivenza, così Oxossi è il grande protettore del mondo.

Un'ultima curiosità: in Brasile, Oxossi è legato al culto del Camboclo. I Camboclos sono gli spiriti degli Indios defunti che parlano attraverso gli sciamani locali.

Quindi, qualsiasi sia il vostro credo personale, buona festa del 20 gennaio a tutti!

Manuela Prosperi sarà ospite a Bubù Tagghete Mercoledì ore18 su www.rtradioterapia.it

 

Ultima modifica il Lunedì, 15 Gennaio 2024 09:55