Giovedì, 23 Ottobre 2025 13:47

Termovalorizzatori. Uno studio per capire se le scorie possono diventare risorse In evidenza

Scritto da rews

 Luciana Mantovani, Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale presso l’Università di Parma: "Stiamo studiando le scorie da termovalorizzatore per capire come trasformare alcuni elementi in risorse per la vita quotidiana!".

 

“Nel nostro gruppo di ricerca, in collaborazione con università ed enti italiani e internazionali, ci occupiamo di caratterizzare dal punto di vista mineralogico, chimico e fisico le scorie pesanti da termovalorizzatore, un materiale oggi considerato uno scarto, ma con un forte potenziale di valorizzazione. Questi materiali sono ricchi di elementi critici (metalli, terre rare, ecc.) che, se da un lato possono rappresentare un rischio ambientale, dall’altro costituiscono una risorsa estraibile e riutilizzabile. Analizziamo in dettaglio cosa contengono, in quale forma, la loro variabilità e, soprattutto, come e dove si distribuiscono gli elementi critici nelle fasi cristalline e amorfe, con l’obiettivo di fornire indicazioni utili per un’estrazione efficiente.

I risultati ottenuti finora mostrano che la composizione chimica delle scorie varia in funzione della granulometria: un criterio che può già orientare strategie di riutilizzo più efficaci. Al recente Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana, svoltosi a Padova, insieme alle colleghe Azzurra Zucchini e Paola Stabile abbiamo coordinato la sessione ‘Advanced waste valorization: transforming waste to geo-resources’, nella quale sono stati presentati diversi studi inediti sul potenziale riuso di questi materiali, ad esempio come aggregati per cementi e ceramiche o come sostitutivi per favorirne l’ingresso in filiere circolari orientate alla sostenibilità” . Lo ha affermato Luciana Mantovani del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale presso l’Università di Parma. Gli studi inediti, sono stati presentati al recente Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana, svoltosi a Padova.