Mercoledì, 27 Marzo 2024 18:01

Fantozzi usciva il 27 marzo 1975

Scritto da Angela Curatolo

Pupazzi, Fantocci, Bambocci, Bambozzi, Beccacci, Cagnacci, Bacherozzi, Scacacci, Bombacci, Mamozzi, Sbarbozzi, Mortacci...

La Nuvola dell'impiegato, una nuvola che provoca maltempo esclusivamente su di lui durante i suoi viaggi. Il 27 marzo 1975 usciva il primo film della saga di Fantozzi, dal libro omonimo di Paolo Villaggio che lo interpreterà fino al 2000.

Le vicende sul lavoro da impiegato ragioniere di un ometto dalla famiglia modesta, figlia, interpretata dall'attore Pino Fernando, Pina Fantozzi, la moglie, Liù Bosisio. Una persona a cui importa solo mantenere il suio posto, lo stiendio e per questo è disposto a tutto anche a sottomettersi e perdere la dignità più volte di fronte a chi è gerarchicamente sopra di lui nell'organico.

Il suo primo libro da protagonista (1971) ha venduto oltre un milione di copie mentre il primo film della serie cinematografica (1975) fu campione d'incassi del biennio 1974-75, successo bissato l'anno successivo dal secondo capitolo (1976); per i quarant'anni dall'esordio del personaggio al cinema, nel 2015, i primi due film sono stati restaurati e nuovamente riproposti nelle sale. La raffigurazione dell'uomo inetto e sfortunato vittima della prepotenza, è entrato nell'immaginario collettivo per la sua grottesca attitudine alla sudditanza psicologica verso il potere e come esempio di uomo medio vessato dalla società e alla continua ricerca di un riscatto, «Il prototipo del tapino, ovvero la quintessenza della nullità, il massimo della mediocrità eccezionale», come lo definì lo stesso Villaggio.

Ugo Fantozzi ha radice in qualcosa di reale. Fantozzi era il cognome di un collega di Villaggio in un'azienda in cui l'attore aveva lavorato come impiegato, la Italimpianti, e che si faceva trascinare nelle iniziative dello stesso Villaggio, che chiamava erroneamente "Selvaggio": da tale situazione nascono sia il fatto che il cognome del personaggio verrà continuamente storpiato sia il ruolo di organizzatore di viaggi che sarà di Giandomenico Fracchia, altro personaggio creato da Villaggio, e del ragionier Filini nei racconti e nei film di Fantozzi. Nei racconti di Villaggio, tra i colleghi del personaggio, sono presenti infatti due personaggi, Filini e Fracchia, che nei film verranno sostituiti, grazie a un'intuizione del regista Luciano Salce, dall'unico personaggio di Filini, che avrà il ruolo del migliore amico del protagonista, dell'organizzatore, del massacratore emotivo di ciascun impiegato e del maniaco che crede di intendersi di tutto. Dalle sue esperienze lavorative Villaggio trarrà ispirazione per scrivere alcuni racconti pubblicati su l'Europeo e che verranno raccolti nel libro Fantozzi (1971) che diventerà presto un bestseller vendendo più di un milione di copie e venendo tradotto in molte lingue facendo vincere all'autore genovese, in Unione Sovietica, il premio Gogol nella sezione "migliore opera umoristica". Visto il grande successo del libro si arriva a realizzare una trasposizione cinematografica nella quale il ruolo del protagonista sarà rivestito da Villaggio stesso.

Il personaggio esordisce nei monologhi di Paolo Villaggio, nei quali è citato in terza persona. Villaggio esordisce in televisione nel 1968 nella trasmissione Quelli della domenica, nei panni del personaggio, protagonista di sketch nei quali racconta storie umoristiche, con un lessico particolare e caratteristico del personaggio, fondato sull'iperbole.