Lunedì, 18 Maggio 2020 15:16

E' morto l'attore Michel Piccoli, icona del cinema francese.

Scritto da rednez

Aveva 94 anni.

L'annuncio è stato dato oggi dalla sua famiglia. In un comunicato si precisa che il decesso è avvenuto lo scorso 12 maggio in seguito a un ictus. Si è spento tra le braccia della moglie Ludivine e dei figli Inord e Missia. Jacques Daniele Michel Piccoli, questo il suo nome completo, era nato a Parigi il 27 dicembre 1925 in una famiglia di musicisti, metà italiana e metà francese, con lontane origini ticinesi, da Marcelle Expert-Bezançon (1892-1990), pianista, e Henri Piccoli (1889-1975), violinista. Michel Piccoli esordì nel film "Silenziosa minaccia" (1945) ma dovettero passare quasi 20 anni prima che l'attore, ormai quarantenne, venisse riconosciuto per il suo straordinario talento.

Tutti i grandi autori del cinema francese hanno diretto Piccoli: Jean Luc Godard ne fa il marito di Brigitte Bardot in "Il disprezzo" (1963), Alain Resnais lo contrappone a Yves Montand in "La guerra è finita" (1965). Il maestro della suspense, Alfred Hitchcock, lo sceglie per il cast di "Topaz" (1969). E' stato diretto da Roger Vadim, Costa-Gavras, René Clement, Yves Allégret, Claude Chabrol, Claude Lelouch e da Mario Bava, che lo trasforma nell'ispettore Ginko in "Diabolik" (1968). Sul finire degli anni Sessanta sposa l'attrice e cantante francese Juliette Gréco, dalla quale divorzierà nel 1977, proprio quando Claude Sautet lo immerge nel più tradizionale mondo borghese parigino con "Mado". Dopo aver recitato per Betrand Tavernier in "I miei vicini sono simpatici" (1977) e dopo tante nomination ai César, Piccoli vince la Palma d'Oro a Cannes come miglior attore per "Salto nel vuoto" (1980) di Marco Bellocchio, che lo veste da magistrato paranoico intrappolato nel suo rapporto con la sorella degenerato. Sempre nel 1980 si sposa con la sceneggiatrice Ludivine Clerc, la sua attuale moglie, e viene diretto da Louis Malle in "Atlantic City".

Un altro premio, l'Orso d'Argento, arriva l'anno seguente per "Gioco in villa" di Pierre Granier-Deferre. Tra gli anni Ottanta e Novanta Piccoli viene diretto da Ettore Scola, di nuovo da Godard, Liliana Cavani e ancora da Bellocchio e Malle, poi Jacques Rivette e Sergio Castellitto, fino alla sua prima regia con "Train de nuit" (1994). Nel 2011 è il protagonista del film di Nanni Moretti "Habemus Papam", dove veste i panni del tormentato cardinale Melville che viene eletto papa: per questo ruolo ha vinto David di Donatello e il Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista.

Ultima modifica il Lunedì, 18 Maggio 2020 15:20