Allestiva spettacoli di burattini con il fratello Giorgio per dilettare le persone dei rifugi antiaerei, a 14 anni capì che la sua strada era la recitazione e entrò in teatro. Marisa Ceciarelli esordì in teatro nel coro di Ifigenia in Aulide, recitò Shakespeare e Molière. In Accademia dimostrò versatilità nella comicità, che contraddistinguerà gran parte della sua carriera.
Su consiglio di Sergio Tofano, in quegli anni cercò un nome d'arte: scelse metà del cognome di sua madre, Vittiglia, che perse in giovane età, e il nome "Monica", che aveva appena letto in un libro e le suonava meglio. E così nacque l'unica, grande attrice brillante Monica Vitti.