Giovedì, 25 Marzo 2021 19:04

Guerra fredda. We'll meet again, la canzone che BBC avrebbe trasmesso post bomba nucleare.

Scritto da Angela Curatolo

Il trattato per la proibizione delle armi nucleari è entrato in vigore il 22 gennaio 2021.

Durante la guerra fredda un protocollo BBC aveva preventivato le azioni post bomba nucleare, Wartime Broadcasting Service (WTBS). La BBC aveva costruito 20 stazioni radio sotterranee, alcune sotto il mare, che avrebbero trasmesso per 100 giorni un pacchetto di musica scelta tra cui We'll meet again, per tirar su il morale, e fornire informazioni pubbliche.

We'll Meet Again è un brano musicale portato al successo dalla cantante inglese Vera Lynn nel 1939. La musica è di Ross Parker e le parole sono di Hugh Charles. È una delle canzoni più famose degli anni della Seconda guerra mondiale, e si riferisce ai soldati che andavano a combattere e alle loro famiglie e alle loro innamorate. L'affermazione che "ci incontreremo ancora" è ottimistica, dato che molti soldati non sopravvissero e non tornarono a rivedere i loro amati. Tuttavia questo luogo indefinito dove reincontrare i propri cari che non erano ritornati potrebbe essere interpretato come il paradiso. La canzone dette il titolo ad un musical del 1943, nel quale la stessa Vera Lynn interpretava il ruolo principale.

Fa anche parte della colonna sonora del film di Stanley Kubrick, Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba del 1964. I Pink Floyd citano la canzone e la sua interprete nella canzone Vera dall'album The Wall: "Does anybody here remember Vera Lynn?/Remember how she said that we would meet again some sunny day?".

La "guerra fredda" venne a crearsi intorno al 1947, tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale: gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. Ben presto si giunse alla divisione dell'Europa in sfere di influenza e alla formazione di blocchi internazionali ostili, denominati comunemente come Occidente (gli Stati Uniti e gli altri membri della NATO), Oriente, (l'Unione Sovietica e i membri del Patto di Varsavia), e in seguito il terzo blocco dei Paesi non allineati Si trattò sostanzialmente della contrapposizione tra due grandi ideologie politico-economiche: la democrazia-capitalista da una parte e il socialismo reale-comunismo dall'altro.

Questa contrapposizione influenzò fortemente per decenni l'opinione pubblica mondiale ed ebbe il suo concreto emblema nella divisione della Germania in Germania Ovest e Germania Est, della città di Berlino tramite l'omonimo muro e nella figura retorica della cosiddetta "cortina di ferro", coniata per la prima volta da Winston Churchill nel 1946, volta a definire la netta distinzione territoriale e ideologica che si stava venendo a creare tra i due blocchi socioeconomici dominanti.

La tensione che ne risultò, durata circa mezzo secolo, non si concretizzò mai in un conflitto militare diretto, da cui il termine "fredda" usato per descrivere un'ostilità che non sembrava più risolvibile attraverso una guerra frontale tra le due superpotenze, dato il pericolo per la sopravvivenza dell'umanità rappresentato da un eventuale ricorso alle armi nucleari.

Le fasi più critiche e potenzialmente pericolose della guerra fredda furono due: la prima, compresa fra gli anni cinquanta e gli sessanta, e la seconda, circoscritta alla prima metà degli anni ottanta.

La fine della guerra fredda viene convenzionalmente fatta coincidere con la caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989), e la successiva dissoluzione dell'Unione Sovietica (26 dicembre 1991).

Anche dopo la fine della guerra fredda, le armi nucleari sono un elemento importante della politica estera di molti Stati all'interno della cosiddetta Teoria del pazzo. Il Trattato per la proibizione delle armi nucleari è stato adottato da una conferenza delle Nazioni Unite il 7 luglio 2017, aperto alla firma a New York il 20 settembre 2017; è entrato in vigore il 22 gennaio 2021.