Mercoledì, 29 Marzo 2023 18:10

Le origini, il significato e le usanze del "Pesce d'aprile".

Scritto da Manuela Prosperi artista e poetessa
Manuela Prosperi e Proserpina Preraffaellita Manuela Prosperi e Proserpina Preraffaellita

 

di Manuela Prosperi

Ma da dove nasce questa usanza? Vediamo insieme...

Alcuni studiosi hanno trovato una certa somiglianza tra questa festa e il mito antichissimo di Proserpina che, rapita da Platone, venne ingannata affinché ingoiasse sei chicchi di melograno senza sapere che questo l'avrebbe inchiodata nell'Ade per l'eternità.
Altri, invece, vedono la tradizione del primo aprile risalire ad una festa romana, ovvero la fondazione del tempio di Venticoncordia.
Per i Romani, aprile era un mese molto importante e si apriva proprio con la festa del primo, stipulata nel calendario da Romolo in persona con i rituali di risveglio della natura, la Madre Terra, alla quale i Romani erano molto devoti.
Proprio il primo aprile venivano celebrati i Veneralia, festa in onore di Venere Venticoncordia (da "ventor" e "cordis", ovvero"volgimento del cuore", inteso come "accoppiamento, matrimonio"). Il primo aprile fu una data scelta in modo mirato in quanto si trattava della fondazione del Tempio di Venere, dedicato alla stessa dea nel 114 a. C. per l'espiazione dell'incesto commesso da tre vestali.
Di questo accadimento ne siamo a conoscenza attraverso i Fasti di Ovidio.

Tornando alle origini della festa, una delle ipotesi più plausibili resta quella che si rifà all'adozione del calendario gregoriano in Francia da parte di re Carlo IX nel 1564.
In quel tempo, in Francia, i festeggiamenti del capodanno andavano dal 25 marzo per terminare il 1 aprile. Con l'avvento del nuovo calendario e lo spostamento della data al primo gennaio ci furono a lungo dei nostalgici irriducibili che continuavano a festeggiare la vecchia data del primo aprile. Codesti erano chiamati "sciocchi o pesci di aprile", ci si burlava di loro, venivano fatti loro scherzi, donati pacchi vuoti o invitati a feste inesistenti!
Un'antica tradizione cristiana, racconta però anche del beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia, che a metà del 1300 avrebbe salvato la vita al pontefice mentre ingoiava una lisca di pesce: questi decise che in quel giorno, primo aprile, nessuno avrebbe più dovuto mangiarne.

La tradizione.

In Italia, risale al 1880 e la prima città che adottò gli scherzi del pesce d'aprile, secondo testimonianza, fu Genova.

In Inghilterra, si dice "Sciocco di aprile", in cui sciocco è reso con "fool" come I giullari di corte medioevali.
In Scozia il pesce d'aprile dura tre giorni e dietro alle spalle degli sciocchi si affigge un cartello con su scritto "Kick me!" ovvero"Dammi un calcio! ".
In India sono più gentili, festeggiano il 31 marzo... Giornata di Huli, ovvero della Primavera...
Infine in Portogallo gli scherzi si fanno la domenica e il lunedì prima della Quaresima e ci si tirano addosso pacchi di farina!

E con questo, buon pesce d'aprile a tutti!