Venerdì, 09 Ottobre 2020 16:50

Salone Margherita di Roma rischia di non aprire più. La lotta di Pingitore, Marini e tanti artisti.

Scritto da Angela Curatolo

Le vicende di uno dei teatri più belli d'Europa, in stile liberty, riferimento storico del cafè chantant italiano

A luglio 2017 la Banca d'Italia, proprietaria del Salone, ha avviato una procedura d'asta per dismettere la struttura del Salone Margherita di Roma.

Il 2 dicembre 2017 il blogger romano Stefano Molini lancia una petizione sulla piattaforma internazionale di campagne sociali change.org indirizzata al Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, al Ministro della Cultura Dario Franceschini e al Sindaco di Roma Virginia Raggi dal titolo No Alla Vendita del Salone Margherita per chiedere il massimo impegno contro la vendita di questo meraviglioso café chantant, patrimonio storico, artistico e culturale della città di Roma e dell'intera Nazione. La petizione è tuttora in corso e già numerosi esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo, dell'informazione e della politica l'hanno firmata.

Nel 2018 vede il debutto della performer di Burlesque Holly’s Good, alias Daisy Ciotti di Roma, che ispirò lo spettacolo DIVA nella stagione 2019 2020. Nel 2020 la società cinema teatrale Marino & C,fondata nel 1920 dai fratelli Marino, da sempre gestori del salone Margherita e protagonista silenziosa di tutta l'epopea del prestigioso teatro e cafè chantant, restituisce l'immobile al suo storico proprietario, la Banca d'Italia.

"Non lasciate morire il Salone Margherita, un gioiello liberty, unico in Europa, il teatro che ha ospitato spettacoli seguiti da milioni di persone. Un'icona, un luogo di culto. Deve continuare a esistere". E' quanto ha dichiarato all'Adnkronos Valeria Marini, tra le star del Salone Margherita di Roma. E ha aggiunto: "Vogliamo sostenere Pierfrancesco Pingitore, siamo solidali con lui in difesa della riapertura del Bagaglino".

"Grazie al ministro Franceschini il Salone Margherita potrà continuare ad essere utilizzato solo per spettacoli teatrali e non potrà avere nessun altra 'destinazione d'uso' - ha ricordato- Spero che la Banca d'Italia, l'attuale proprietaria, si metta una mano sul cuore, per trovare insieme, lo ripeto, il modo di riaprire il Bagaglino".

Apre nel 1898 quello che sulle prime viene chiamato Teatro delle Varietà a Roma, in via dei Due Macelli, grazie all'intraprendenza dei fratelli Marino, imprenditori teatrali, già proprietari dell'omonimo Salone Margherita di Napoli aperto nel 1890 e lo saranno del Teatro Sala Umberto, successo dovuto alla parigina del genere del café-chantant. Divenne poi Salone Margherita, omaggio a Margherita di Savoia, moglie del re Umberto I.

Per anni si chiamò Bagaglino, in onore della compagnia comica e satirica che vi si installò.

La Bella Otero, Lina Cavalieri, Nicola Maldacea, Ettore Petrolini, Leopoldo Fregoli, Filippo Tommaso Marinetti e tanti altri artisti si esibirono in questo luogo che custodisce ricordi, radici e storia dello spettacolo italiano e riuscì a sfidare l'avvento del cinema e poi della tv.

 

Ultima modifica il Venerdì, 09 Ottobre 2020 17:12