Per ricordare la preziosa figura di Sabatino Moscati e del suo ruolo primario nella storia dell’archeologia italiana, a cento anni dalla nascita, è stata organizzata una giornata di studi nella città normanna di Cefalù.
La commemorazione, in programma il 24 novembre alle ore 18 è stata organizzata dal Comune e dall’Archeoclub di Cefalù.
Tra gli ospiti, personalità di rilievo dell’archeologia italiana e le figlie che porteranno una testimonianza del lavoro svolto dal padre. Sabatino Moscati, fra le altre cose, ha avuto un grande legame con la Sicilia. È stato il motore della realizzazione del museo di Mozia e di alcuni degli scavi dell’isola. Nella sua carriera, anche la conduzione di un programma di divulgazione storico-archeologica in onda per la Rai per L’almanacco del giorno dopo “Le pietre parlano”.
“La storia ci ricorda da dove veniamo e ci aiuta a comprendere meglio come affrontare il futuro - spiega il sindaco di Cefalù Daniele Tumminello - siamo felici che la nostra città sia punto di riferimento per eventi culturali in linea con quella stessa storia che segna il successo turistico del borgo”.
“Per Archeoclub d'Italia e per la sede locale di Cefalù – dichiara la vice presidente nazionale di Archeoclub Flora Rizzo - ricordare il grande archeologo italiano di fama internazionale Sabatino Moscati, nel 100° anniversario della sua nascita, è particolarmente importante. Le sue ricerche, i suoi studi, il suo costante impegno nella divulgazione sono attività che vanno ricordate, così come è altrettanto importante conoscere gli sviluppi e gli esiti delle ricerche e degli studi archeologici portati avanti, dopo la sua morte, dalle Università e dalle Soprintendenze. Ci piace ricordare in questa circostanza che lo scorso anno è stato intitolato al prof. Sabatino Moscati il "premio internazionale per l'archeologia dell'Archeoclub d'Italia", assegnato a Roma, nella sua prima edizione al prof. Massimo Cultraro, che sarà presente a Cefalù in questa occasione”.