Tra le diverse leggende Ceche che la vedono protagonista, la versione più famosa sulla principessa Libuse è del 19° sec., ad opera dello scrittore Ceco Alois Jirasek. Scritta per le scuole, la leggenda di Jirasek non racconta solo della principessa Libuse ma narra anche le gesta di suo padre di suo padre Pace, o Krok, e delle sue tre figlie.
Krok gorvernò a lungo e saggiamente. Fondò una scuola che comprendeva insegnamenti religiosi, Hymn (canti sacri), profezie e magia. Prima di questa scuola nel Paese nessuno sapeva scrivere e l'unico modo per tramandare il sapere era la memoria. La magia era considerata la più alta forma di conoscenza che si potesse mai imparare per rendere grazia agli Dei.
Si narra che durante un ritiro spirituale gli Dei consigliarono a 'Pace' (Krok) lasciare il suo piccolo castello e cercare un luogo più fertile sulla costa del fiume Vltava (Moldau); così fece e lì costruì un castello che divenne la sede del comando, Vysehrad, l'alto castello. 'Pace' visse e vi regnò per trenta anni. Quando egli morì lasciò tre figlie femmine: Kazi, Teta, and Libuse. Queste tre ragazze erano belle e sagge. Kazi conosceva la medicina, il potere di guarigione attraverso le erbe e piante, l'uso degli incatesimi magici, curava qualsiasi malattia anche da lontano. Viveva nel suo castello Kazín. Teta viveva nel Tetin ed era una sacerdotessa pagana.
La figlia più giovane, Libuse (Libussa o Libuscha), aveva il dono della profezia: andava in trance e prediva il futuro.A volte, però, le persone avevano soggezione di lei. Tra le tre sorelle era la più saggia e cara, per questo fu scelta, dopo la morte del padre, per diventare la guida della sua gente. Si trasferì dal suo castello Libusin per vivere in Vysehrad ( alcune leggende sostengono che Libusin e Vysehrad siano la stessa cosa). E tutti nella sua terra vissero felici e contenti.
Libuse profetizzò la fondazione di Praga. Secondo la leggenda Libuse regnò dal 700 al 738 sulla Boemia evitandone, così, la sua divisione. E' lei la fondatrice della prima dinastia nazionale Premyslid e della città di Praga; Premyslid rappresenta la più importante dinastia della storia ceca. Fondarono lo stato Bohemo, regnarono anche in Ungheria e Polonia: il loro regno si estendeva dall'Adriatico al Baltico. Cominciarono a costruire lo Stato dal 9° sec e raggiunsero l'apice del loro potere nella seconda metà del 12° sec. Libuse sposò Premysl l'Aratore ed ebbero 3 figli: Nezamysl, Radobyl e Lidomir. Sul letto di morte fece chiamare suo figlio Nezamysl e gli disse: "Quando regnerà tuo nipote verranno stranieri qui, essi porteranno prosperità."
Jirsek racconta che la principessa Libuse si occupava anche delle questioni giudiziarie del suo popolo, era lei che dirimeva le controversie degli abitanti. Essendo saggia si riteneva che potesse vedere il futuro e sapesse immediatamente trovare la verità.
Non essendoci, all'epoca, un regolare tribunale, la gente si recava da lei personalmente per risolvere i loro disaccordi. Libuse li accoglieva nel cortile del suo castello ai piedi di un albero di Tiglio, sotto un gazebo, circondata da 12 uomini, i più saggi del suo regno. Una volta Libuse si dovette pronunciare in merito ad una questione tra due vicini che litigavano per i loro confini.
Con la massima onestà diede ragione al più giovane dei due. Questo giudizio mandò su tutte le furie l'altro contendente che in un impeto di rabbia gridò a squarciagola per farsi ascoltare da tutti dicendo: "Ma che giustizia ci si può aspettare da una donna? Capelli lunghi e cervello corto. Mandatela a cucire e girare il fuso, non occuparsi delle leggi e della giustizia. Dove si è visto mai che una donna giudica le questioni degli uomini, solo qui. Siamo lo zimbello delle nazioni, non possiamo avere ancora questo tipo di giustizia!"
Rimasero tutti stupiti ma nessuno si pronunciò in difesa di Libuse. Lei si accorse che nessuno ebbe il coraggio di parlare a suo favore e questo le provocò vergogna e dolore. Guardò negli occhi quell'uomo e rispose:" Hai ragione! Sono una donna e regno come una donna, non con una spranga di ferro ma con compassione, proprio ciò che tu ritieni una debolezza. Tu hai bisogno di regole ferree e la tua richiesta sarà soddisfatta. Và a casa ora, in pace! Lascia che la gente scelga l'uomo che possa regnare su di loro e io lo sposerò su due piedi."
Detto ciò si chiuse in se stessa e mandò a chiamare le sue sorelle Teta e Kazi; si ritirò nell'angolo più lontano del suo segreto giardino dove a nessuno era permesso andare. Rimase solo con se stessa innanzi a Perun, un idolo di legno, con una testa d'argento e una barba d'oro. Restò lì tutto il giorno, anche al buio per riflettere sull'accaduto e su quello che sarebbe successo. Le sue sorelle la raggiunsero. Le tre donne si consultarono sino all'alba. Il mattino seguente, Libuse chiamò i capi clan affinchè per comunicare loro il giorno in cui si sarebbe tenuta la manifestazione per la scelta del suo futuro marito, fissato per quello successivo al raccolto. In molti parteciparono alla cerimonia: vennero giovani, vecchi, uomini a cavallo, a piedi. La corte del castello era pronta per la manifestazione. Tutti si chiedevano chi avrebbe scelto.
Le trombe suonarono per richiamare l'attenzione verso Libuse, seduta sul trono con ai lati le sue sorelle. Libuse tenne un discorso: "Voi tutti sapete perchè vi ho convocati qui. Voi non avete apprezzato la libertà che vi ho dato, così gli dei mi hanno detto di riferirvi che io non regnerò a lungo. Voi volete un uomo, un duca, che i vostri figli serviranno, che terrà per sè i migliori cavalli e buoi e alzerà le tasse per i suoi capricci. Volete un padrone e siete disposti a pagare purchè non abbiate una donna a regnare su di voi. Così sia! Avanti, scegliete il vostro duca, ma fatelo con saggezza e attenzione perchè è facile mettere sul trono qualcuno ma è difficile poi sbarazzarsene. Comunque, se lo desiderate posso aiutarvi a decidere." Tutti chiesero: "Si consigliaci!"
Libuse andò in trance e con voce sommessa descrisse il luogo e l'uomo che sarebbe diventato suo marito: "Andate, portategli il mio messaggio, è lui il duca che diventerà mio marito e vi guiderà. Il suo nome è Premysl e i suoi discendenti regneranno in eterno. Non dovrete chiedere la strada. Il mio cavallo bianco vi condurrà, basta seguire lui. Quando il cavallo si fermerà davanti ad un aratore e nitrirà, quell'uomo sarà Premysl."
La figura mitica di Libuse fu ispirazione per molte opere drammatiche, come quella di Franz Grillparzer e un'opera di Bedrich Smetana.