Lunedì, 05 Dicembre 2022 13:50

Le origini del Natale. La festa del dio Sole tra le culture precristiane.

Scritto da Manuela Prosperi
Sol invictus, Musei Nazionali romani, Manuela Prosperi ospite fissa a Bubù tagghete su rtradioterapia.it Sol invictus, Musei Nazionali romani, Manuela Prosperi ospite fissa a Bubù tagghete su rtradioterapia.it

di Manuela Prosperi

La storia più bella e un salmo egizio del Dio Sole del sedicesimo secolo



Il Natale, come molte altre festività del calendario cristiano, ha origini pagane antichissime riconducibili con filo comune in tutto il mondo, con tradizioni, usanze e immagini che si perdono nella notte dei tempi.

Il termine Natale deve il suo nome al "nascere".

Infatti, prima di assumere l'importanza cristiana della nascita del Bambino per eccellenza simboleggiava una rinascita interiore e della natura, in particolar modo del sole, dopo il giorno del 21 dicembre, il di'del solstizio d'inverno.

Il termine solstizio deriva dal latino  "sol stat" ovvero il sole si fa fermo ed è il giorno più buio dell'anno. Nei giorni successivi il sole riprende piano piano la sua "nascita", il suo natale ed in tutto il mondo si festeggiava la "nascita del sole bambino":parliamo delle popolazioni indoeuropee precristiane.

Per gli Egizi il 25 dicembre era la festa del dio Horus.

Sono state rinvenute immagini sacre egizie del dio del sole Horus, bambino, in braccio ad Iside, come in una sorta di "presepe pagano".

Per i Babilonesi,tremila anni fa il 25 dicembre era già la festa del dio del sole preveggente Shamash, egli vedeva passato, presente e futuro.

Sempre a Babilonia, immagini rinvenute anche qui mostrano la dea Ishtar che tiene tra le braccia il dio del sole, appena nato.

In Grecia, si festeggiava Dioniso, il dio del l'ebrezza e c'era il mito persio ellenico misterico di Mitra, che tante analogie aveva con il primo cristianesimo.



Ma anche in Sudamerica esisteva una festa del sole del 25 dicembre.

Nello Yucatan si festeggiava Becab, dato alla luce da una vergine.



Tra gli antichi Romani, più vicini a noi, esisteva il culto del Sol Invicti e i Saturnalia.



Il culto del Sol Invicti fu istituito dall'imperatore Aureliano il 25 dicembre del 274.

In onore del sole, si racconta indossasse anche una corona con raggi lucenti.



Curiosità... La festività del Sol Invicti è ancora molto in voga fra alcuni culti esoterici...



Sempre fra i Romani, nel periodo che andava dal 17 al 23 dicembre si festeggiavano i Saturnalia, ovvero le feste dedicate al dio dell'agricoltura Saturno. Non si lavorava nei campi, si facevano banchetti, ci si scambiavano doni e sulla scia del motto "siamo tutti più buoni" si davano libertà agli schiavi che erano liberi di non servire i loro signori e di poter indossare anche i loro abiti.

Con Papa Giulio I nel 350 e successivamente con l'imperatore Giustiniano circa nel 560 d. C fu istituito ufficialmente il Natale cattolico sulla festa del Sol Invicti e dei Saturnalia, ampliando e completando così lo spirito e le usanze di questa bellissima festa dal molteplice significato profondo.



Aspettando il Natale, vissuto in tutte le sue forme,



Vi saluto ora con un bellissimo e antichissimo stralcio del  salmo egizio del Dio Sole:



I



"Tu ti ergi glorioso ai bordi del Cielo

O vivente Athon!

Tu da cui nacque ogni virtù



Quando ballavi dall'orizzonte ad est

Riempivi ogni terra della tua bellezza



Sei bello, grande, scintillante.



Viaggi al di sopra della terra che hai creato

Abbracciandola con i tuoi raggi(...)



Anche se sei lontano

I tuoi raggi sono sulla terra.

Anche se riempi gli occhi degli uomini

Le tue impronte non si vedono



II



Quando sprofondi  oltre il confine occidentale dei cieli

La terra è oscura come fosse arrivata la morte(...)

Il buio è totale e la terra silente.



Colui che li ha creati riposa



All'orizzonte(...)





Con questi versi risalenti al sedicesimo secolo a. C ma così attuali nel sentimento del cuore umano, vi saluto con gioia.