Martedì, 02 Novembre 2021 12:06

Campo Imperatore, nel "piccolo Tibet", foliage d'Autunno

Scritto da Luciano Pellegrini

di Luciano Pellegrini

Programmare una escursione che offre più occasioni, (storia, cultura, tradizione, ambiente, montagna), può essere impegnativo, ma offrirà più soddisfazione.

Ho scelto il sentiero n°63, dal Lago Racollo (1573 m) al lago Passaneta (1561 m). Il sentiero è poco segnalato, c’è qualche vecchio segnavia formato da un tondino di ferro arrugginito con una bandierina, piantato sul terreno. È chiaro che non si può reggere, sia per il pascolo dei tanti animali, (bovini, equini, ovini), che per la neve. Mi trovo nell’altopiano di Campo Imperatore, descritto dal noto alpinista Fosco Maraini, il “Piccolo Tibet”.

L’altopiano si trova nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il lago Racollo si può raggiungere o dal borgo di Santo Stefano di Sessanio AQ o da Castel del Monte AQ. Inizio a camminare in direzione Ovest su una visibile carrareccia, ci sono anche tracce di animali e superando dolci colline, si arriva alla conca di Prato del Bove, dove c’è uno stazzo. Da qui si vedono i ruderi di Santa Maria del Monte, (1619 m). Si supera una sella ed ecco I RUDERI, (era un convento Cisterciense), in una spettacolare posizione di assoluto predominio, fra i laghi Racollo e Passaneta. E' piacevole contemplare l’ampio panorama sull’altopiano e, la catena del Gran Sasso. Le tre vette del Corno Grande, (la Vetta Occidentale 2912 m - la Vetta Centrale 2893 m - la Vetta Orientale 2903 m), Monte Aquila (2494 m), Vado di Corno (1922 m) dove inizia il sentiero del centenario, Monte Brancastello (2385 m), le Torri di Casanova (2362 m), Monte Infornace (2469 m), Monte Prena (2.561 m), Monte Camicia (2564 m) e ad ovest il Monte Bolza (1927 m). Santa Maria del Monte fu edificata nel XIII secolo, ma sicuramente dopo l’anno 1222, quando fu costruita l’abbazia di Santo Spirito di Ocre, alla quale apparteneva. C’era una volta… una tabella con la descrizione della sua storia, utile agli escursionisti, oggi non c’è più… qualche imbecille si sarà divertito a farla sparire. Seguito il cammino scendendo al lago di Passaneta (m 1560), luogo solitario con un piccolo stazzo in muratura ed una mandria di bovini al pascolo. Tornando indietro, ho notato sul colle che domina la conca di Prato del Bove, due persone che si sono fermate, ci siamo salutati. Loro hanno iniziato a scendere nella valle, io ho proseguito verso il lago Racollo, fermandomi ad una fonte con acqua sorgiva, dissetandomi. C’erano alcuni pastori di nazionalità albanese che stavano recuperando gli animali che pascolavano per farli svernare in Puglia. Sarebbero tornati il primo giugno. Molto interessante toccare con mano i resti di Santa Maria del Monte, una GRANCIA, (GRANAIO/FATTORIA”, una struttura edilizia utilizzata per la conservazione del grano e delle sementi, di proprietà monastica), CISTERCIENSE. Poi, il massiccio del GRAN SASSO, i panorami, e il FOLIAGE