Era il 1960 quando una donna Hilkka Saarinen, 33 anni scomparve. La testa mummificata della donna fu ritrovata dopo 12 anni, quando la polizia decise di smantellare il forno della casa. Un femminicidio che non ha mai avuto giustizia. Era sposata con Pentti Frans Olavi Saarinen e aveva 5 figli, estrememente geloso, quando era ubriaco diventava violento con la donna, infatti per questo i ragazzi vennero dati in affidamento dallo Stato. E avrebbe ripetutamente minacciato di uccidere sua moglie in un modo che non poteva essere rintracciato. Questo emerse dal processo.
Il caso è stato affidato al tribunale locale, Pentti venne processato, non chiese un avvocato difensore, ebbe uno d'Ufficio. L'uomo negò le accuse e raccontò che dei rom erano entrati in casa sua poco prima del 23 dicembre 1960, la teoria fu subito respinta. Più importanti sono le testimonianze di chi conosceva bene la famiglia: tutti raccontarono alla corte come Hilkka si fosse lamentata del fatto che suo marito l'avesse picchiata, così come delle ferite conseguenti, per le quali si era recata ripetutamente dal medico. oltre alle testimonianze c'era una prova che fu ignorata riguardava i prestiti che il marito chiese in biblioteca; dall'aprile al dicembre 1960 aveva preso 75 romanzi di gialli, molti dei quali parlavano di omicidio, compreso l'omicidio della propria moglie.
Il tribunale locale di Kokemäki decise che Pentti non aveva causato volontariamente la morte di Saarinen e lo condannò a otto anni di reclusione per omicidio colposo, anche se si ignorava come fossero realmente andati fatti, non si indagò oltre e proprio per questo Pentti scontò solo un anno dopo che il tribunale distrettuale di Turku e la Corte suprema finlandese revocarono la pena, affermando che non si poteva essere condannato per omicidio colposo dopo 12 anni.
Pentti ritornò alla casa, che era rimasta vuota per tutto il tempo, e stava andando in rovina. Visse lì da solo fino alla sua morte, avvenuta il 1° agosto 1986. Il caso è stato contrassegnato nei registri della polizia come un crimine irrisolto.
